Probabilmente non c’è bisogno di spiegare cosa sia Facebook, dato che lo utilizzano 968 milioni di persone in media ogni giorno secondo le statistiche ufficiali. Facebook è in costante mutamento e non è affatto semplice comprenderne tutte le funzioni offerte. Merita però un approfondimento se noi e i nostri figli lo utilizziamo.
Poiché la criticità maggiore riguarda il ‘chi-può-vedere-cosa’ è bene sapere che è possibile applicare le impostazioni di privacy anche ai singoli post o ai singoli commenti, e che la lista dei ‘livelli’ disponibili, prevede:
- Solo Io
- Amici
- Amici di amici
- Amici e reti
- Tutti
- Personalizzato
Questi livelli possono essere impostati indipendentemente per ciascuna “categoria” di informazioni del profilo, sui singoli dati (commenti, post, ecc.) oppure sui dati personali (come “Data di nascita”, “Orientamento politico e religioso”, “Istruzione e lavoro”, ecc.).
Agendo opportunamente sulle impostazioni del profilo è quindi possibile limitare la diffusione dei dati personali: nel menù Impostazioni è disponibile la voce Impostazioni sulla privacy, dalla quale sarà possibile agire sulle categorie di dati tra cui: profilo, ricerca, notizie e bacheca.
Riportiamo in questa sede solo i punti principali a cui prestare attenzione quando utilizziamo Facebook.
- Scegliere un nome di fantasia e comunichiamolo ai nostri veri amici.
- Non fidatevi dell’identità di chi incontriamo su Facebook, i controlli di autenticità praticamente non esistono.
- Scegliamo accuratamente una password complessa.
- Non fidarsi mai di messaggi che ci chiedono la password e non seguiamo i link che promettono di portarci alle pagine di accesso a un social network se vi chiedono la password.
- Diamo per scontato che tutto quello che facciamo su un social network sia visibile a chiunque, compreso il nostro peggior nemico.
- La geolocalizzazione serve solo a Facebook.
- Usare i social network per restare in contatto con gli amici reali va bene; usarli per comunicare con sconosciuti può essere pericoloso.
- Rifiutare le richieste di “amicizia” dagli sconosciuti non è maleducazione: è legittima difesa.
- In un social network non siamo clienti. Siamo il prodotto in vendita.
Scaricare e leggere la guida che abbiamo utilizzato come fonte per questo tema.
Fonte e approfondimenti: Facebook e Twitter Manuale di autodifesa – Paolo Attivissimo
Anche Facebook offre degli strumenti che possono aiutarvi