È la generazione del sesso 2.0. Il sesso dei giovani nativi digitali grazie a chat, siti porno e immagini erotiche scambiate via tablet e cellulari è sempre più multimediale.
Ma si consolida il rischio che «la frequentazione abituale di questi spazi web allontani dal rapporto reale con altre persone, e induca precocità nell’orgasmo, autoerotismo spinto e calo del desiderio».
E comunque, a prescindere dalle considerazioni morali sul tema, l’esposizione a materiale pornografico per i minori è universalmente ritenuta un pericolo.