Quali effetti ha l’uso intensivo delle tecnologie di Internet sulla capacità di concentrazione? Sulle nostre abilità cognitive?
Su questo tema ormai da quasi un decennio scrittori come Nicholas Carr ci aiutano a prendere coscienza dei pericoli a cui prestare attenzione.
Manfred Spitzer, tra i più rinomati studiosi tedeschi di neuroscienze, ha scritto un appassionato e documentatissimo libro sul tema dal titolo inequivocabile: “Demenza digitale”.
Comunque la si pensi, è bene prendere in considerazione questi punti di vista basati su studi e ricerche di anni e discuterne, anche coi ragazzi.
Nel libro “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello“, tradotto in italiano nel 2011, il tema di come la tecnologia più potente inventata dall’uomo stia modificandoci in modo significativo viene affrontato con passione.
L’autore, Nicholas Carr, invita a riflettere senza toni apocalittici, su come l’abbondanza incredibile di stimoli, la consultazione degli ipertesti, la frammentazione estrema dell’informazione ed il multitasking finiscano per compromettere seriamente la capacità di concentrazione ed il ragionamento di ciascuno di noi.
Manfred Spitzer, medico psichiatra, direttore del Centro per le Neuroscienze e l’Apprendimento di Ulm in Germania, riprende gli studi condotti in Corea del Sud, probabilmente lo stato con maggiori investimenti nella formazione che si avvale di tecnologie digitali, per metterci in guardia dall’introduzione disinvolta ed entusiastica delle nuove tecnologie in famiglia come nell’ambito scolastico.
Il tema negli ultimi anni è stato sempre più al centro di discussione e come genitori ci domandiamo come migliorare la capacità di concentrazione e quali effettivi problemi possa portare con se l’uso delle nuove tecnologie digitali.
Nel testo di Spitzer si riportano i risultati di numerosi test che dimostrano che chi utilizza contemporaneamente diversi media digitali presenta problemi rispetto al controllo della propria mente.
Malgrado gli studi scientifici non siano ancora definitivi, e vi siano anche molte voci a favore dell’utilizzo massivo, anche in ambito scolastico, delle tecnologie del Web, Spitzer perentoriamente sostiene che il multitasking non sia qualcosa da incoraggiare e tanto meno le tecnologie digitali in ambito scolastico.
Anzi, dovremmo comprendere come utilizzare le tecnologie per potenziare la capacità di concentrazione dei nostri ragazzi e ragazze.